Il piccolo vademecum contro i capelli grassi

capelli grassi
capelli grassi

La seborrea grassa, come comprovato da numerose ricerche dermatologiche e tricologiche,  è una problematica sempre più diffusa tra la popolazione mondiale, senza sconti generazionali. Indifferentemente dall’età,  un individuo su quattro è afflitto da tale condizione imbarazzante. Per scegliere il trattamento giusto per il nostro tipo di capello dobbiamo innanzi tutto analizzarlo e identificarlo in base alle sue caratteristiche. I capelli grassi si presentano molto sottili ma dall’aspetto untuoso e opaco, più scuro del colore originale, li caratterizza una facile e continua sporcabilità, una difficoltà nel mantenere l’acconciatura desiderata e talvolta presenza di cattivo odore. Il sebo che si forma sul capello è una sostanza che, nei casi normali,  lubrifica il capello proteggendolo dalle aggressioni esterne; tuttavia, quando la sua produzione diviene eccessiva, il sebo, liquefacendosi, cola lungo il capello e si accumula nel cuoio capelluto provocando prurito e soffocando il bulbo del capello comportandone la caduta. Oltre al problema igienico, l’alterazione della quantità del sebo sottrae vitalità al capello comportando un problema anche a livello estetico. Sebbene nella maggior parte dei casi l’eccessiva produzione di sebo è da relazionare ad origini androgenetiche e ormonali ,  anche la soggezione  a stress, smog e a trattamenti aggressivi sui capelli come stiraggi, permanenti o colorazioni possono costituire dei fattori aggravanti da non sottovalutare, che nei casi più acuti possono causare alopecia e diradamento. Per contrastare i casi di seborrea più ostinati, fino a qualche anno fa, si ricorreva ad applicazioni sullo scalpo di soluzioni idroalcoliche a base di progesterone che controllassero  l’attività ormonale locale. Oggi invece, grazie ai continui progressi in campo tricologico e farmaceutico, sono stati messi a punto ed immessi sul mercato farmaci più efficaci per combattere alopecia e capelli grassi a base di finasteride per gli uomini e inibitori recettoriali degli androgeni a base di ciproterone acetato, la flutamide e lo spironolattone per la donna. Nei casi meno gravi, se si vogliono evitare le chimiche soluzioni tricologiche in commercio o semplicemente come trattamenti coadiuvanti a queste, è possibile ricorrere asemplici rimedi naturali come maschere all’argilla o alla menta e impacchi con aceto o limone ( che vi verranno proposti nei prossimi articoli) molto efficaci che garantiscono una cute purificata e capelli sani e brillanti, oltre a tenere presente i piccoli, ma fondamentali, accorgimenti raccolti in questo breve vademecum:

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-Non asciugare i capelli con l’ asciugacapelli troppo  avvicinato alla cute e con il getto d’aria a una temperatura troppo eccessiva. Tieni sempre il phon a una distanza minima di 15 cm dalla cute e a temperatura media.

-Non passare sempre le mani nei capelli  o si sporcheranno velocemente giacchè verrebbero stimolate  le ghiandole sebacee .

-Non spazzolare troppo spesso la chioma per evitare la diffusione del sebo lungo il capello ed accentuare il problema.

Lavare molto più spesso i capelli grassi, anche quotidianamente se necessario, con shampoo delicati per uso frequente e non eccessivamente detergenti, eventualmente alternandoli con prodotti specifici prescritti dal tricologo. Non bisogna incorrere nell’errore di utilizzare prodotti lavanti aggressivi per  evitare un effetto boomerang . Un’eccessiva rimozione del sebo, protezione naturale dei capelli, stimolerebbe le ghiandole sebacee a un conseguente fisiologico aumento della secrezione dello stesso.

-Più la chioma è esposta ad agenti inquinanti e fumo tanto maggiore  e frequente dovrà essere il numero di lavaggi.

-Seguire un’alimentazione sana e regolare per assicurare benessere e vitalità  non solo ai capelli ma a tutto il resto del corpo. Prediligere cibi freschi, ricchi di sali minerali e vitamine  come frutta e verdura dunque, ma anche formaggi freschi,uova,carne e pesce per assicurare il giusto apporto di proteine solforate,  calcio, rame e zinco.

 

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